Quando, dopo moltissimi anni, ho ripreso in mano pennelli e colori, ho deciso di dedicarmi principalmente all’arte astratta, colpito dalle emozioni provate di fronte alle opere di grandi artisti e anche di perfetti sconosciuti, per non parlare dei bambini. Proprio questa capacità di sorprendere provocando sensazioni positive, indipendentemente dalla storia e dalla preparazione dell’autore, costituisce a mio parere il principale fascino dell’arte astratta.
2030 – Giugno 2024
Dopo oltre un anno in cui mi sono dedicato al figurativo, ho voluto riproporre un’opera astratta. L’idea iniziale proponeva un paesaggio futuristico (da cui il titolo), con richiami a forme biologiche. In corso d’opera ha prevalso il colore in quanto tale.
Visita alla Triennale – Marzo 2023
Sally Gabori è un’artista australiana le cui opere sono state oggetto di un’esposizione alla Triennale di Milano: a mio parere sono straordinarie.
Doppio diaframma – Febbraio 2023
Questo lavoro prende lo spunto da un’opera di Carla Accardi cercando di riprodurre l’effetto di due diversi filtri sui colori degli oggetti sullo sfondo.
Downunder – Gennaio 2023
Il tema dell’esercizio proposto da Laura Zavelani, del Laboratorio Artistico, era “Il peso”. La mia interpretazione ha preso lo spunto da un viaggio in Australia, il continente “a testa in giù” simboleggiato dal celeberrimo Opera House Theatre di Sydney.
Corallo rosso – Gennaio 2023
Dopo una visita allo studio della pittrice iraniana Mansoureh Salati, ho impostato un disegno simmetrico bidimensionale che ho poi rielaborato fino al risultato finale.
Margherita – Novembre 2022
Il quadro mi è stato commissionato dalla mamma della mia meravigliosa terza nipotina in occasione del suo primo compleanno ed è oggi esposto nella sua cameretta con grande orgoglio del nonno. Fa quindi parte della collezione privata Longoni-Caruso.
Cumbre vieja – Settembre 2022
Verso la fine del 2021 ha destato molta impressione il risveglio, dopo 50 anni, del vulcano che dà il nome al dipinto e che si trova nell’isola di La Palma, nelle Canarie. Una foto della colata lavica mi ha suggerito questo lavoro.
Rosso e arancio – Maggio 2022
Dopo alcuni esperimenti nel figurativo, di dimensioni contenute, sentivo il desiderio di tornare all’astratto e a misure più adeguate, come il classico 50 x 70. In questo quadro sono partito da una base composta da vari tipi di rosso e arancio. Il resto è venuto da sè.
Blu cobalto – Marzo 2022
Il quadro nasce dopo una visita al museo di Renato Guttuso, a Bagheria. Un piccolo
disegno di Bruno Munari mi ha spinto a tornare a forme geometriche, disciplinando l’uso dei colori alla ricerca di un blu cobalto che mi sembrava accompagnarsi bene allo sfondo turchese e alle finiture dorate.
Liberi tutti – Dicembre 2021
Colori acrilici su tela (cm 30 x 24)
Una piccola tela bianca, uno spazio da riempire sulla parete, colori rimasti sulla tavolozza. Il risultato richiama un lavoro del passato (Paesaggio urbano – ottobre 2020). Il titolo nasce da una lezione di prova con Daniela Radeglia, del Centro Martenot.
Twin Lagoon – Novembre 2021
In questo lavoro ho tentato di rendere al meglio rocce, vegetazione e le diverse profondità del mare ritratti in una foto aerea della doppia laguna di Palawan (Filippine). Il lavoro è stato realizzato durante i corsi di Sara Valmacco a Milano.
Strips and dots – Marzo 2021
Questo lavoro, realizzato in piena crisi pandemica, ha avuto un’evoluzione tormentata, con numerosi rifacimenti. La sua versione finale ha visto l’impiego di pennarelli acrilici da 2 mm per la realizzazione dei dots.
Verde, arancio e nero – Gennaio 2021
Si tratta di un lavoro iniziato nel 2020 e lasciato a sedimentare a lungo con la sola superficie a fondo nero. E’ stato poi completato mesi dopo con le stesse forme, ma invertendo i colori.
Wet palette – Novembre 2020
Alla ricerca di nuove tecniche, mi sono imbattuto su Youtube nei corsi di pittura di Alicia Gomar . Per la prima volta ho lavorato con una tavolozza bagnata fatta in casa. Il disegno parte da un’opera di Diebenkorn, ma ci sono riferimenti anche a David Hockney e all’arte aborigena australiana.
Paesaggio urbano – Ottobre 2020
Questo quadro, per scelta cromatica e dimensioni, è nato per completare una parete di casa. Il motivo geometrico e i colori richiamano le case di Riomaggiore, Burano e Valparaiso.
Out of Africa – Aprile 2020
Durante il lockdown è spesso scattata la nostalgia per i viaggi. Questa opera ha richiesto un lungo periodo di gestazione. Sono partito da uno sfondo di vegetazione lussureggiante che, in vari passaggi successivi, ha lasciato spazio ad alcune forme inespresse che mi hanno richiamato un famoso film di Sydney Pollack del 1985.
Trasparenza – Marzo 2020
Prosegue la ricerca tecnica per tentare di rendere la profondità attraverso il colore.
Layers – Marzo 2020
Un tentativo di rendere l’effetto dei fogli bianchi in primo e in secondo piano rispetto alle macchie di colore. In pratica sono vari strati, ma il titolo in inglese fa più figo.
Totem – Febbraio 2020
Un attimo di pausa, assecondando semplicemente il desiderio del colore e delle forme stilizzate dell’arte aborigena.
Prove 3D – Febbraio 2020
Colori nuovi e forme squadrate, con un tentativo di padroneggiare un minimo di prospettiva e di rendere la profondità. Per la prima volta ho utilizzato delle mascherature con il nastro adesivo.
Landscape – Febbraio 2020
L’intuizione iniziale ha prodotto un risultato che è rimasto a decantare per un po’ fino a scaturire in questo paesaggio, realizzato con l’uso di pennello e spatola.
Mosaico – Novembre 2019
Un lavoro sofferto, partito da forme disegnate liberamente e poi aggiustate via via. Torna il puntinismo, ma anche linee e piccoli riquadri bordati.
Flusso libero – Novembre 2019
L’idea del quadro parte dalla scelta dei colori, mentre le forme nascono da un disegno libero, successivamente aggiustato in corso d’opera secondo il mio gusto personale. Il lavoro è piaciuto a mia nipote Francesca Palmigiano, a cui è dedicato.
Casa giapponese – Novembre 2019
La genesi di questo quadro è stata piuttosto complicata e ha richiesto varie rielaborazioni fino a portarmi a sperimentare l’uso del colore argento che, con il bianco, il rosso e l’ocra, oltre a qualche punto di nero, mi ha permesso di ottenere un risultato soddisfacente, tanto da essere apprezzato e richiesto da mio figlio Alessandro e da sua moglie Sara.
Sunset – Ottobre 2019
Questo quadro mi è stato commissionato da mio figlio Niccolò e da sua moglie Sofia partendo da un’immagine che ricorda lo stile di Piero Dorazio. Ho aderito all’invito con entusiasmo e, non lo nascondo, anche un certo orgoglio. L’opera mi ha permesso di misurarmi per la prima volta con una tela piuttosto grande.
Aborigeno metropolitano– Giugno 2019
Con l’avvicinarsi dell’estate ho sentito il desiderio di realizzare un quadro un po’ più grande degli altri ispirandomi all’arte aborigena australiana. Il titolo, volutamente paradossale, vuole ricordare a me stesso che la mia storia non può essere più lontana da quella della popolazione aborigena.
Forse Rothko – Giugno 2019
Guardando la TV mi sono imbattuto in una trasmisssione storica condotta da Paolo Mieli. Il fondale rappresenta probabilmente un’opera di Mark Rothko che ho cercato di riproporre. sia pure in formato ridotto.
Strobo-pellicano – Maggio 2019
Una foto di pellicani in volo è stata ritagliata e le forme sono state riprodotte sul lato sinistro e in alto per simulare un’immagine stroboscopica. Sullo sfondo del cielo le stesse immagini sono state mescolate e riproposte in modo astratto a ricordare lo stile di Carla Accardi.
Contrasto di quantità – Maggio 2019
Il quadro fa parte di un esercizio, proposto da Laura del Laboratorio artistico, sul contrasto di quantità tra due colori complementari, il blu e l’arancio, miscelati e dosati in una proporzione di circa 3:1. L’origine è la tela Meriggio di Casorati, le cui forme sono state scomposte e e riassemblate fino a renderle irriconoscibili in un disegno astratto.
Paesaggio marino – Maggio 2019
Questo lavoro comprendeva inizialmente anche la tela Palm beach, da cui è stato diviso in un secondo tempo, prima di essere modificato, come si può capire dalla tavolozza di colori utilizzata in entrambi i quadri. Alcuni elementi stilizzati vogliono ricordare la vela e un aquilone da kitesurf.
Palm beach – Maggio 2019
L’idea iniziale di questo lavoro partiva dall’invenzione di un paesaggio estivo con oggetti stilizzati ma riconoscibili (la palma, gli uccelli, un’asse da surf, un’infradito). La tavola comprendeva anche la successiva Small house in the coast. Il risultato, inizialmente poco soddisfacente, mi ha portato a dividere e correggere entrambi i lavori, pur mantenendo le tonalità di colore vivaci di questo periodo.
Ventiquattro quadrati – Aprile 2019
Inizialmente questa tavola doveva contenere soltanto diverse miscele di colore. Ai 24 riquadri sono stati poi sovrapposti, un po’ per gioco, e segni e caratteri di vario tipo.
Fluid painting – Marzo 2019
Un tentativo di utilizzo della tecnica del “pouring“, subito accantonata per ragioni pratiche. Chissà, magari in futuro?
El nido – Febbraio 2019
Anche quest’opera nasce con la tecnica del ritaglio e della disposizione casuale di forme sulla tela, ma con una particolare attenzione alla scelta di colori brillanti e vivaci. L’uccello stilizzato al centro è apparso in bozza quasi casualmente, ma ha dato il titolo al lavoro, che è in spagnolo perchè suona bene e richiama il nome di una località esotica (El Nido, appunto) che per altro non ha nulla a che vedere con il soggetto.
Green – Febbraio 2019
Un altro lavoro sperimentale, alla ricerca della miscela del colore per ottenere varie tonalità di verdi. Anche in questo caso, linee e forme sono ottenute con la tecnica del ritaglio e della disposizione casuale sulla tela.
Geometrico – Gennaio 2019
L’opera nasce con l’intento di imparare a padroneggiare la tecnica e il colore. Comprende figure geometriche e forme riconoscibili, tratte dalle costruzioni per l’infanzia.
Bozzetto geometrico – Gennaio 2019
Questo cartone, di dimensioni contenute, fa parte del processo di sperimentazione dei primi mesi di lavoro. Prelude al lavoro Geometrico, immediatamente successivo.
Pahoehoe – Dicembre 2018
Quest’opera nasce dopo un viaggio alle Hawaii con l’idea di riprodurre la pianta di alcune di quelle isole, a me particolarmente care. Il lavoro si è a mano a mano sviluppato richiamando motivi dell’optical art degli anni ’70. Pahoehoe è un tipo di lava basaltica che, raffreddandosi, genera paesaggi spettacolari, caratterizzati da forme e disegni molto suggestivi.
Amarillys – Novembre 2018
Si tratta del primo lavoro realizzato presso il Laboratorio artistico di Milano, con la guida di Laura Zavelani. L’approccio suggerito è quello del ritaglio di figure che vengono poi disposte sulla tela in modo ripetitivo per proporre forme astratte alternate con altre geometriche. La tela è divisa in quattro sezioni non simmetriche in cui trovano spazio linee e punti che richiamano la dot art aborigena australiana.